Foto dell'autrice: © Heike Steinweg
Traduzione di Teresa Badalucco
Titolo originale dell`opera: Ischq and Mushq
Argomenti di vendita
- Sulla scia de La maga delle spezie e Il gusto proibito dello zenzero, un romanzo appassionante che unisce il fascino di un mondo esotico alla sensualità della cucina.
- Un’autrice esordiente della narrativa inglese che
ha subito raccolto i consensi del pubblico e della critica.
- Candidata a numerosi premi letterari.
- Ottime recensioni.
- Uno stile che conquista per la freschezza e il sottile senso dell’umorismo.
"Una storia che diverte e commuove, il cui cuore pulsante è Sarna: donna sensuale e cuoca provetta che nasconde nel passato l’ingrediente più segreto della sua vita.”
The Observer
“La sensualtà della cucina orientale come antidoto alla nostalgia di casa."
D - La Republica delle Donne
"Un vivace romanzo d’esordio che trabocca di passione e aromi seducenti.”
The Telegraph
Sarna si sposa e fugge dall’India lasciandosi alle spalle segreti inconfessabili, tra cui un amore perduto e il disonore della famiglia. Ma per quanto cerchi di annegare i ricordi tra gli aromi inebrianti della sua cucina, la verità saprà raggiungerla anche nella lontana Inghilterra.Argomento
Generose manciate di spezie per lenire la nostalgia di casa; caldo yogurt piccante in cui dissolvere la vergogna per un errore inconfessabile; frittelle croccanti contro l’incertezza
del presente: è in cucina che Sarna esercita la sua magia. Incantatrice di aromi, sa come annegare i brutti ricordi in fragranze inebrianti, e trovare nuove ricette per reinventarsi il passato. Si ribella così alle parole di sua madre, che l’aveva ammonita: “Ricordati, solo due cose non si possono nascondere: ishq e mushq, l’amore e il profumo”. Perché Sarna sa che,
se usato con astuzia, il profumo può mascherare vecchi fantasmi d’amore.
Quando è partita dall’India ha portato con sé ogni genere di utensile, oltre a tre casse di manghi (la sua passione proibita) e a una scorta quasi inesauribile di coriandolo, cannella e spezie di ogni tipo, incorrendo nelle lamentele di Karam, il suo neosposo, per quel bagaglio costoso e ingombrante. Ma Karam era ignaro del fardello che Sarna si portava dentro: un carico di ricordi ben più pesante e sgradito, per un amore sbagliato che aveva rischiato di disonorare per sempre lei e la sua famiglia.
Karam, del resto, non è senza macchia. Anche lui ha qualcosa da nascondere, un episodio umiliante che è rimasto sepolto nel caos e nella violenza della separazione tra India e Pakistan:
lo sfondo, non esattamente romantico, che ha incorniciato il suo incontro con Sarna. Divisi dai segreti, uniti dal desiderio di fuga, i due hanno lasciato l’India per ripartire da zero. Lui metodico e razionale, lei impulsiva e sensuale, sono diventati compagni di un turbolento viaggio lungo una vita, diretti prima in Kenya, poi in Inghilterra. Finché proprio lì, a migliaia di chilometri dal passato, una lettera inaspettata arriva a sconvolgere l’equilibrio precario della loro unione. Sono parole che ridanno corpo a una verità
impossibile da celare, per la quale Sarna dovrà inventarsi un antidoto ben più forte della più piccante delle spezie.
The Observer
“La sensualtà della cucina orientale come antidoto alla nostalgia di casa."
D - La Republica delle Donne
"Un vivace romanzo d’esordio che trabocca di passione e aromi seducenti.”
The Telegraph
Sarna si sposa e fugge dall’India lasciandosi alle spalle segreti inconfessabili, tra cui un amore perduto e il disonore della famiglia. Ma per quanto cerchi di annegare i ricordi tra gli aromi inebrianti della sua cucina, la verità saprà raggiungerla anche nella lontana Inghilterra.Argomento
Generose manciate di spezie per lenire la nostalgia di casa; caldo yogurt piccante in cui dissolvere la vergogna per un errore inconfessabile; frittelle croccanti contro l’incertezza
del presente: è in cucina che Sarna esercita la sua magia. Incantatrice di aromi, sa come annegare i brutti ricordi in fragranze inebrianti, e trovare nuove ricette per reinventarsi il passato. Si ribella così alle parole di sua madre, che l’aveva ammonita: “Ricordati, solo due cose non si possono nascondere: ishq e mushq, l’amore e il profumo”. Perché Sarna sa che,
se usato con astuzia, il profumo può mascherare vecchi fantasmi d’amore.
Quando è partita dall’India ha portato con sé ogni genere di utensile, oltre a tre casse di manghi (la sua passione proibita) e a una scorta quasi inesauribile di coriandolo, cannella e spezie di ogni tipo, incorrendo nelle lamentele di Karam, il suo neosposo, per quel bagaglio costoso e ingombrante. Ma Karam era ignaro del fardello che Sarna si portava dentro: un carico di ricordi ben più pesante e sgradito, per un amore sbagliato che aveva rischiato di disonorare per sempre lei e la sua famiglia.
Karam, del resto, non è senza macchia. Anche lui ha qualcosa da nascondere, un episodio umiliante che è rimasto sepolto nel caos e nella violenza della separazione tra India e Pakistan:
lo sfondo, non esattamente romantico, che ha incorniciato il suo incontro con Sarna. Divisi dai segreti, uniti dal desiderio di fuga, i due hanno lasciato l’India per ripartire da zero. Lui metodico e razionale, lei impulsiva e sensuale, sono diventati compagni di un turbolento viaggio lungo una vita, diretti prima in Kenya, poi in Inghilterra. Finché proprio lì, a migliaia di chilometri dal passato, una lettera inaspettata arriva a sconvolgere l’equilibrio precario della loro unione. Sono parole che ridanno corpo a una verità
impossibile da celare, per la quale Sarna dovrà inventarsi un antidoto ben più forte della più piccante delle spezie.
Priya Basil
Nata a Londra nel 1977, ha vissuto in Kenya fino ai vent’anni,
quando la famiglia è tornata in Inghilterra. Si è laureata
in Letteratura inglese e ha lavorato in ambito pubblicitario
per tre anni, prima di dedicarsi alla scrittura del suo primo libro, Profumo di spezie proibite, grazie al quale si è affermata tra le giovani promesse della narrativa inglese ed è stata candidata a vari premi letterari, tra cui il Commonwealth Writers’ Prize 2008 e il Dylan Thomas Award (riservato agli autori emergenti). Vive a Berlino e ha appena
pubblicato il suo secondo romanzo, The Obscure Logic
of the Heart.
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UNA STORIA DI PASSIONI INCANCELLABILI. SEGRETI CHE DIVIDONO. AROMI CHE SEDUCONO.
Creato il 02 marzo 2011 da Alessandraz
Magazine Cultura
Creato il 02 marzo 2011 da Alessandraz
Magazine Cultura
Trama:
Generose manciate di spezie per lenire la nostalgia di casa; curry
bollente in cui dissolvere la vergogna per un errore inconfessabile;
croccanti frittelle contro l’incertezza del futuro: è in cucina che
Sarna esercita la sua magia. Incantatrice di aromi, sa come annegare i
brutti ricordi in fragranze inebrianti. Si ribella così alle parole
della madre, che l’aveva ammonita: «Solo due cose non si possono
nascondere: ishq e mushq, l’amore e il profumo». Perché Sarna sa che, se
usato con astuzia, il secondo può mascherare vecchi fantasmi
d’amore. Quando è partita dall’India, si è portata appresso una
montagna di spezie, utensili e manghi (la sua passione proibita),
incorrendo nelle lamentele di Karam, il suo neo sposo, per quel bagaglio
costoso e ingombrante oltremisura. Ma Karam era ignaro del fardello che
Sarna si portava dentro: un carico di ricordi ben più pesante e
sgradito, per via di un amore sbagliato che aveva rischiato di
disonorare per sempre lei e la sua famiglia. Anche lui, tuttavia, aveva
qualcosa da nascondere: un episodio umiliante rimasto sepolto nel caos
della separazione tra India e Pakistan, lo sfondo non esattamente
romantico che aveva incorniciato il suo incontro con Sarna. Divisi dai
segreti, uniti dal desiderio di fuga, i due hanno lasciato l’India per
ripartire da zero, diventando compagni di un turbolento viaggio lungo
una vita. Destinazione finale: l’Inghilterra. Ma proprio là, a migliaia
di chilometri dal passato, una lettera arriverà a sconvolgere
l’equilibrio precario della loro unione, ridando corpo a una verità
impossibile da cancellare. E a quel punto Sarna dovrà inventarsi un
antidoto ben più forte della più piccante delle spezie.
RECENSIONE
Piccante come peperoncino, intenso come curry, pungente come curcuma. Profumo di spezie proibite è un romanzo che bisogna assaporare pagina dopo pagina, come un mix di spezie inebrianti, lasciandosi trasportare dalla penna vivace di Priya Basil che, con tocco a volte leggero, a volte cinico, c’introduce nella storia e nella vita dei personaggi che ne fanno parte.
Agli inizi, c’è l’India. I suoi colori, i suoi profumi, il suo fascino e c’è… Sarna.
Come la sua terra, è una giovane ragazza bellissima e piena di vita,
con una vera ossessione per il frutto del Mango, di cui divora intere
casse, senza alcun pentimento. Novella sposa, parte alla volta del Kenya dove troverà la famiglia di Karam, il marito. Ma la realtà che l’attende è totalmente diversa da quella romantica che si è immaginata. La verve di Sarna, i vestiti sgargianti che ama indossare, e la sua smodata passione per la cucina
vengono visti di cattivo occhio dalla suocera e dalla cognata che ne
fanno oggetto di cattiverie inaudite, dettate dall’invidia. Per sfuggire
a una vita che detesta, ormai madre di due gemelle, Sarna si rifugia tra le sue amate spezie, nel loro profumo, e tra i ricordi. Tuttavia, altre avventure l’attendono, in una città lontana e a lei totalmente sconosciuta: Londra.
Sarna, Karam e i loro figli si trasferiscono in Gran Bretagna, dove hanno acquistato una casa. E il vento del cambiamento soffia di nuovo tra le pagine del libro e su di un’esistenza già messa a dura prova. Sarna e i suoi figli stentano ad ambientarsi,
a differenza di Karam che ha sempre considerato Londra la Mecca dei
propri sogni. I rapporti tra marito e moglie si fanno più tesi, Sarna è
sull’orlo di una crisi di nervi. E, di nuovo, la sua unica salvezza
sembra nascondersi nelle spezie, di cui ha fatto incetta, anche nella
città inglese. Negli impasti colorati, tra zuccheri, canditi e praline di ogni tonalità,
Sarna ritrova il proprio equilibrio e s’illude di poter rimediare il
collante che terrà unita la propria famiglia. Ma non saranno né l’amore
di Karam né il profumo delle spezie, ishq e mushq come un tempo lontano,
in India, li chiamati sua madre, a cancellare i fantasmi del passato.
“In fondo (...) il mondo é fatto per finire in un bel libro.” Così affermava Mallarmè. Ed è un po’ quello che è successo a me. Era tempo che non leggevo una storia così sfaccettata, ironica, tagliente e piena di passione. Una trama di una semplicità disarmante e, tuttavia, densa di sentimento, con una protagonista femminile che, accentra su di sé, magnetica come una dea orientale,
intensa nelle proprie, seppur a volte insopportabili contraddizioni,
tutti gli altri personaggi che le ruotano intorno. Una donna che inebria
chiunque, come le sue spezie, che impone, comanda con un’inflessibilità
che solo una volontà ferrea sa donare. Una donna complessa, insomma,
con un segreto inconfessabile che le ha marchiato
l’esistenza. Karam, il marito, i figli, gli altri attori che si muovono
sulla scena come se non fossero le pagine di un libro, ma i meandri
della vita reale, convincono nella loro tridimensionalità, Commuovono, divertono, incantano. E, poi, che dire dell’ironia con cui l’autrice descrive le scene di vita di questa originale e un po’ bislacca famiglia indiana
a Londra? Più volte mi sono ritrovata a ridere seguendo i battibecchi,
le piccole ripicche e vendette, le tenerezze celate. Uno stile, quello
di Pirya Basil mai banale, con alcuni tratti in cui rasenta la poesia.
Un esordio davvero travolgente.
L’AUTRICE: Nata a Londra nel
1977, ha trascorso l’infanzia in Kenya. Da sempre lettrice vorace, ha
iniziato a raccontare storie ai tempi della scuola, quando si inventava
le scuse più improbabili per saltare le lezioni di educazione fisica.
Dopo una laurea in Letteratura inglese e un’esperienza di lavoro in
ambito pubblicitario, si è finalmente dedicata alla scrittura del suo
primo libro, Profumo di spezie proibite, grazie al quale si è
affermata tra le giovani promesse della narrativa inglese ed è stata
candidata a vari premi letterari, tra cui il Commonwealth Writers’ Prize
2008 e il Dylan Thomas Award (riservato agli autori emergenti). Vive a Berlino e ha recentemente pubblicato il suo secondo romanzo, The Obscure Logic of the Heart.
Piemme Bestseller è una nuova collana nata per offrirvi il meglio della ricchissima produzione Piemme in un formato pratico, elegante e conveniente.
Al suo interno troverete tutti i generi letterari di cui la casa editrice si occupa da anni con successo consolidato, dal Thriller alla Narrativa contemporanea, dalla Saggistica ai Romanzi storici e alla Fiction d'evasione. I libri che avete amato o che non potete perdere li trovate tutti qui!
E per aiutarvi a individuare sullo scaffale ciò che fa per voi la nuova raffinata veste grafica utilizza un diverso colore per ciascun genere, pur nell'omogeneità della copertina contraddistinta dall'elegante marchio d'argento, che è il nostro sigillo di garanzia: solo i grandi successi entrano in Piemme Bestseller.
Al suo interno troverete tutti i generi letterari di cui la casa editrice si occupa da anni con successo consolidato, dal Thriller alla Narrativa contemporanea, dalla Saggistica ai Romanzi storici e alla Fiction d'evasione. I libri che avete amato o che non potete perdere li trovate tutti qui!
E per aiutarvi a individuare sullo scaffale ciò che fa per voi la nuova raffinata veste grafica utilizza un diverso colore per ciascun genere, pur nell'omogeneità della copertina contraddistinta dall'elegante marchio d'argento, che è il nostro sigillo di garanzia: solo i grandi successi entrano in Piemme Bestseller.
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Belisma
24.4.2011
Profumo di spezie: racconti per l’anima
Profumo di spezie proibite di Priya Basil, una storia d’amore, di nostalgia, di magia, di tradizioni secolari e di cucina.
Il mondo dell’India con le sue fragranze e i profumi forti e sensuali dei piatti afrodisiaci, narrato con soave maestria da una delle giovani promesse della narrativa inglese in una storia di incanto, estasi, fuga dai ricordi e dal paese natio per una nuova vita nella fredda Inghilterra.
Profumo di spezie proibite , di curry bollente e croccanti frittelle che condiscono la vita e possono celare segreti nascosti nell’anima!
Un romanzo appassionante, una storia d’amore, di bugie e fantasmi nascosti del passato che ritorna prepotente nella nuova vita di 2 novelli sposi: Sarna e Karam partiti dall’India per rifarsi una nuova vita in Europa lontano dai ricordi e dalla memoria.
518 pagine da leggere per immergersi nelle tradizioni secolari, nella cucina, nel sapore nostalgico di un mondo lontano e misterioso, affascinante, ma anche pericoloso, un viaggio turbolento e sentimentale per chi ama il folklore, la tradizione e i segreti inconfessabili celati nell’anima e nel cuore.
Il calore dell’india e il grigio dell’Europa a confronto: 2 culture diverse che fanno da sfondo a una bellissima ma travagliata storia d’amore, mai noiosa, coinvolgente dalla prima all’ultima pagina.
Una novità da leggere tutta d’un fiato, dedicata a chi sa immergersi e sognare ad occhi aperti i personaggi e le storie narrate.
Lo puoi comprare qui: Profumo di spezie proibite, estasi culinario e mistero, magia e misticismo di una terra lontana.
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Mondo Rosa Shokking
Profumo di spezie proibite di Priya Basil
Dall’India all’Inghilterra, quando l’amore e il profumo sanno fondersi in un’unica familiare ricetta
di Grazia Ciavarella
25.4.2011
Una donna decisa, una donna che non si arrende, una donna – come si suol dire – dotata di attributi maschili ben piazzati. È questa Sarna, la protagonista del primo romanzo di Priya Basil.
La storia, divisa in tre parti, narra le vicende di Sarna e della sua famiglia; della famiglia che lei e suo marito Karam hanno costruito con il matrimonio.Il lettore conosce dapprima una giovane, fresca sposa, costretta a subire le maldicenze della suocera e della cognata. Ma, nonostante ciò, continua ad andare avanti per il bene suo quanto dei suoi figli.
La vicenda della famiglia, che nel frattempo si sposta dall’India in Inghilterra, continua con i primi problemi. Sarna si scontra con la cultura occidentale, l’esatto opposto di tutto ciò che lei stessa ha conosciuto fino a quel momento. Il suo spirito di adattamento però, nonostante una prima fase di rigetto per quella vita che non le appartiene, avrà la meglio.
Sarna sa accettare, Sarna sa sempre come adeguarsi.
Anche quando la diversità con il “nuovo mondo” colpisce i suoi cresciuti figli, Sarna sa come agire per aiutarli.
Quando all’apparenza tutto sembra essersi sistemato, ecco però giungere dal suo passato ciò che fino a quel momento è stato per lei un segreto inconfessabile. Riuscirà questa forte donna a fare in modo che nessuno, tanto meno suo marito Karam, ne venga a conoscenza?
In una Londra che ammalia, accompagnata daishq e mushq,amore e il profumo – l’unione dei quali sono per la protagonista l’ingrediente principale delle sue ricette di vita – una storia dal gusto domestico.
Con questo suo primo romanzo, l’autrice ha fatto parlare di sé come una delle più promettenti scrittrici della narrativa inglese, candidandosi a vari premi letterari, tra i quali il Commonwealth Writers’ Prize (2008) e il Dylan Thomas Award, l’ambito premio assegnato agli autori emergenti. l’
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Grazia
Cucina piccante, antidoto per la nostaligia
di Valeria Parella
28.2.2011
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Cucina piccante, antidoto per la nostaligia
di Valeria Parella
28.2.2011
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Chi
28.2.2011
Benedetta Parodi: "Io preferisco grandi romanzi come Profumo di spezie proibite di Priya Basil."
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28.2.2011
Benedetta Parodi: "Io preferisco grandi romanzi come Profumo di spezie proibite di Priya Basil."
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Secolo
30.1.2011
Aromi che seducono
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30.1.2011
Aromi che seducono
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La Guida
I colori e i profumi rassicuranti che solo i ricordi possono dare
15.4.2011
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I colori e i profumi rassicuranti che solo i ricordi possono dare
15.4.2011
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Le donne indiane e la letteratura #2.
Intervista con Priya Basil
di Isabella Moroni
Abbiamo incontrato Priya Basil a Roma in occasione dell’incontro "Le vie della scrittura" uno scambio fra scrittrici italiane ed indiane, in vista della Kolkata BookFair in programma a Calcutta dal 25 gennaio al 5 febbraio il cui tema principale quest’anno sarà l’Italia.
Il suo libro “Profumo di Spezie Proibite” narra della drammatica interiorità dei protagonisti attraverso il sapore ed il cibo. Cibo, spezie, sapori sono liet motiv della letteratura indiana che arriva qui in Italia. Qual è il motivo per cui lei utilizza il cibo per arrivare a comunicare altro?
E’ una scelta legata alla protagonista del romanzo che, nella sua vita, ha subito un evento traumatico a causa del quale non è in grado di esprimere i suoi sentimenti né di raccontare quello che le è successo. Per lei quindi per lei la cucina, il cibo e il cucinare diventano una specie di lingua franca, un modo per esprimere le sue emozioni. Ad esempio quando è di cattivo umore cucina piatti più piccanti, oppure piatti più dolci per le persone che ama.
Un’altra costante è quella di raccontare le famiglie indiane sempre come strane, un po’ folli, piene di individui con tic, esasperazioni, manie. Nella sua scrittura c’è molta ironia e mi domando se sia un modo per esorcizzare le grandi differenze culturali che incontra l’emigrato indiano quando deve fare i conti con la natura molto diversa delle abitudini dei paesi in cui si trova a vivere.
In realtà secondo me tutte le famiglie sono strane e questo è anche il motivo per cui mi piace parlare delle famiglie. Lo humor per me è proprio un modo per affrontare problematiche e difficoltà legate all’ambito del nucleo familiare. Un altro tema di cui amo parlare è la capacità o meno di sfuggire alla propria famiglia e al proprio passato. Per quanto riguarda la “stranezza” delle famiglie di immigrati forse è proprio il ritrovarsi in un contesto estraneo rispetto a quello di appartenenza che esaspera queste caratteristiche rendendole quasi caricaturali.
La letteratura contemporanea indiana che arriva in Europa è il frutto di una generazione di scrittori (quasi sempre anglofoni, provenienti dalle metropoli e da una determinata classe sociale, che vive all’estero) che tendono a raccontare l’India come fosse lontana anni luce, delineando più attitudini che psicologie, sottolineando il divario fra il buon gusto dell’occidente e il sovraccarico di abitudini, formalismi e tradizioni del subcontinente indiano.
In realtà da parte degli scrittori indiani, soprattutto fra quelli delle nuove generazioni c’è una grossissima diversità nel modo di parlare dell’India. C’è una pluralità di punti di vista, di voci e di storie. Di sicuro è vero che nella società indiana gli aspetti più tradizionali sono maggiormente rispettati , ma a volte si può anche allontanarsi da questi valori antichi, da questo passato. Insomma si può essere d’accordo o meno con le tradizioni, ma quello che è certo è che il vero valore della società indiana è il ricordare i propri obblighi nei confronti degli altri. è il rispetto nei confronti degli altri.
Dopo tutta questa letteratura “rassicurante” che offre all’occidente la possibilità di sorridere “dello straniero”, secondo lei è arrivato il tempo per cominciare a tradurre anche i libri scritti dagli indiani, per gli indiani, in una delle lingue indiane?
Questo è un aspetto davvero molto importante e interessante, di sicuro c’è sempre più spazio per le traduzioni anche perchè è un modo per favorire lo scambio culturale.
Nel suo secondo libro lei si discosta dalla narrazione autobiografica e caustica della realtà. Affronta un tema molto forte: il commercio illegale di armi. Un tema nascosto e che non trova facilmente spazio su nessun tipo di media. Può raccontarci il percorso che l’ha portata alla Control Arms Campaign ed alla fondazione del suo sito “Autori per la pace”? Che risultati ha dato questa rete molto speciale?
La tematica del commercio illegale di armi è legata ad una scelta che la protagonista del romanzo deve fare. Non deve solo scegliere fra la sua famiglia, il rispetto delle tradizioni del passato e l’uomo che ama, ma anche conciliare da una parte ciò in cui crede, la sua ricerca di essere una brava persona, di vivere secondo i suoi principi e dall’altra parte l’amore per il suo ragazzo. Prima di scrivere il romanzo non ero così consapevole di questa problematica. E’ una cosa che è cresciuta in me e con me mentre scrivevo il libro. E dopo averlo scritto ho cominciato ad informarmi e mi sono resa conto che non mi bastavano le pagine del romanzo per affrontare questo argomento e la mia posizione nei confronti di questa problematica. Da qui è nata l’idea di Authors for peace che rappresenta anche un modo per riunire gli scrittori, per dare spazio a quegli scrittori che vogliono parlare di questo argomento. Il mettere insieme più voci, infatti, amplifica e dà più forza alla lotta contro questo traffico rispetto al parlarne da sola. Inoltre mi sono resa conto che quando da piccola vivevo in Kenia non ero consapevole di questo aspetto nè di tante altre questioni politiche quindi, affrontare adesso questa tematica, è anche un modo per prendere posizione ed anche fare i conti con quello che non ho fatto quando ero più giovane
E’ davvero possibile dare un segnale dell’auspicato “cambiamento globale”?
Dipende molto da quello che si intende per cambiamento e da quello che si intende per mondo. Di sicuro il cambiamento è sempre qualcosa di molto lento che non avviene dalla sera alla mattina ed è sempre solo dopo molto tempo che ci si rende conto, a posteriori, che le cose sono cambiate. Quello che è importante è riflettere su come noi possiamo agire in prima persona per rendere il mondo migliore per noi e per chi ci sta vicino.
Priya Basil Nata a Londra nel 1977, ha trascorso l’infanzia in Kenya. Da sempre lettrice vorace, ha iniziato a raccontare storie ai tempi della scuola, quando si inventava le scuse più improbabili per saltare le lezioni di educazione fisica. Dopo una laurea in Letteratura inglese e un’esperienza di lavoro in ambito pubblicitario, si è finalmente dedicata alla scrittura del suo primo libro, Profumo di spezie proibite, grazie al quale si è affermata tra le giovani promesse della narrativa inglese ed è stata candidata a vari premi letterari, tra cui il Commonwealth Writers’ Prize 2008 e il Dylan Thomas Award (riservato agli autori emergenti).Vive a Berlino e ha recentemente pubblicato il suo secondo romanzo, The Obscure Logic of the Heart.